I prestiti ex Inpdap con cessione del quinto: cosa devi sapere

I prestiti ex Inpdap con cessione del quinto: cosa devi sapere

Chi oggi ha bisogno di richiedere in prestito una certa liquidità può trovarsi di fronte ad un grande imbarazzo nella scelta tra banche, finanziarie e istituti di credito, che spesso fanno a gara per accaparrarsi il maggior numero di clienti possibili, offrendo soluzioni di prestito vantaggiose e spesso convenienti. I più fortunati, vale a dire coloro che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato e che sono dipendenti del settore pubblico, possono fare richiesta di prestiti ulteriormente agevolati, come quelli messi a disposizione dall’INPS ex INPDAP.

Sono prestiti gestiti direttamente dall’attuale INPS, ovvero formule di finanziamento destinate ai lavoratori dipendenti di enti e aziende statali e pubbliche. Questi lavoratori hanno a disposizione diverse agevolazioni, tra cui i prestiti che prevedono un rimborso tramite cessione del quinto, un’occasione molto valida per tutti i dipendenti pubblici e statali.

Prestiti ex Inpdap con cessione del quinto: come funzionano

Tutti i dipendenti pubblici e statali, esattamente come i pensionati ex dipendenti pubblici, oggi possono accedere ad un finanziamento INPS ex INPDAP tramite il rimborso con cessione del quinto. Si tratta di una modalità di accesso al credito particolarmente vantaggiosa che avviene tramite la presentazione di una busta paga o del proprio assegno pensionistico come principale garanzia economica da mostrare di fronte ai creditori. Il rimborso avviene per l’appunto tramite una cessione di un quinto massimo del proprio salario, inteso come stipendio o come pensione. Questa trattenuta avviene in modo automatico mensilmente senza prevedere da parte del debitore la necessità di ricordare le date di scadenza delle singole rate del rimborso.

La trattenuta per legge non può superare un quinto della busta paga percepita del soggetto debitore, aspetto da cui peraltro questo prestito prende il nome. Grazie alla modalità della cessione del quinto il debitore può richiedere un finanziamento anche se il suo nominativo si trova all’interno dell’elenco del Crif, ovvero dei cattivi pagatori oppure se ha subito dei protesti in passato. Anche i soggetti che hanno avuto dei disguidi finanziari e che hanno commesso ritardi nel versamento delle rate mensili di prestiti richiesti in precedenza possono accedere con una certa serenità ai prestiti INPS con cessione del quinto.

Piano di rimborso e durata della cessione

I prestiti INPS ex INPDAP con cessione del quinto solitamente permettono una buona convenienza a seconda della liquidità che si richiede in prestito. Il piano di rimborso può arrivare anche fino a 120 mesi. Più si richiedono somme elevate, più naturalmente i il piano di ammortamento si allungherà. Sono previste anche alcune soluzioni per le quali è possibile concedere questi prestiti anche ai soggetti pensionati con età avanzata, a patto che il piano di rimborso non superi le 60 mensilità. Puoi trovare più informazioni a riguardo sul sito web guidaprestitipensionati.

Bisogna inoltre valutare anche altri aspetti di questi prestiti, tra cui i tassi previsti. Solitamente, i prestiti con cessione del quinto INPS hanno un tasso di interesse fisso che rimane quindi uguale per tutta la durata del piano di rimborso, garantendo la sicurezza di rimanere al di sotto della fatidica soglia di antiusura. Le tempistiche di erogazione sono spesso abbastanza rapide, a patto che si richiedano degli importi non troppo elevati. Solitamente in un arco di tempo che va da 3 a 4 settimane circa è possibile ottenere un esito della propria risposta di finanziamento e ottenere così la liquidità che abbiamo richiesto in prestito.

Consigli per trovare la migliore soluzione

Se sei un dipendente del settore pubblico, troverai molto comoda la richiesta di un prestito ex INPDAP per dipendenti pubblici con cessione del quinto. Occorre tuttavia stare bene attenti ai tassi che sono previsti, sebbene in linea di massima siano abbastanza vantaggiosi, dato che alcuni creditori potrebbero approfittare di questi prestiti per ottenere profitti ingiustificati. Alcuni creditori talvolta approfittano della scarsa conoscenza dei richiedenti riguardo il tema dei prestiti e applicano così tassi molto più altri rispetto alla media, anche al limite dell’usura, facendo lievitare i costi previsti per il rimborso.