Ventilatori Industriali: composizione e utilizzi

Ventilatori Industriali: composizione e utilizzi

Il ventilatore industriale è uno strumento adatto per industrie e aziende che operano con residui di carattere solido e/o gassoso. La loro funzione principale è quella di spostare grandi masse di aria, che possono contenere anche sostanze chimiche o polverose.

La forma, le dimensioni, i materiali di costruzione e la potenza di questi ventilatori industriali (Ventilazione Sicura offre interessanti spunti tecnici) sono molto diversi da quelli ad uso domestico ed in questo articolo spiegheremo in quali circostanze è giusto sceglierli.

La composizione di un ventilatore ad uso domestico. Un ventilatore ad uso domestico è composto da un motore che permette, tramite energia elettrica, di far girare le pale, in modo che l’aria venga tirata dal retro e spostava in avanti. Questi ventilatori hanno una base d’appoggio, che può essere più o meno alta, a seconda che debba essere posizionato sul pavimento o su di un altro tipo di piano.

La forma di un ventilatore è più o meno la stessa in tutti i modelli: quelli a colonna hanno forme rettangolari e, a volte, la capacità di roteare su se stessi fino a 180 gradi; quelli a piantana hanno invece una forma circolare, le cui pale sono protette da una gabbia che non consente l’inserimento delle mani.

Questo tipo di ventilatore ad uso domestico non può arieggiare capannoni industriali, sia per le dimensioni sia per la potenza richiesta che comunque non sarebbero sufficienti a compiere un lavoro così delicato e a perdurare nel tempo.

La composizione di un ventilatore ad uso industriale

Un ventilatore ad uso industriale deve spostare quantità d’aria molto importanti, come quelle che sono presenti all’interno di aziende con un ciclo produttivo notevole. Questo accade perché le metrature dei capannoni dov’è concentrata la lavorazione sono ampie.

Altro motivo per prediligere il ventilatore industriale è la potenza dello stesso: questi apparecchi sono programmati per essere attivi anche 24 ore su 24, in modo che il ciclo produttivo non sia interrotto.

A volte i ventilatori devono anche sopperire a circostanze lavorative importanti e delicate, come nel caso in cui debbano svolgere le loro attività ad alte temperature: si pensi ad un’azienda che lavora i metalli ad esempio.

Altro compito che deve essere assolto è quello relativo ai residui che possono interferire con i movimenti delle pale: in alcune aziende i residui di lavorazione sono solidi, come sostanze a base di legno, metallo o polveri; in altre ditte invece vengono rilasciati residui di carattere chimico e gassoso.

I ventilatori industriali devono essere in grado di continuare a muovere l’aria nonostante la possibilità di intralci fisici.

Diverse tipologie di ventilatori industriali

Anche nel mercato dei ventilatori industriali, vi sono delle categorie specifiche per ogni circostanza: i ventilatori assiali, più piccoli e maneggevoli, spostano l’aria lungo la stessa linea di rotazione, cioè ricambiano l’aria aspirando da un lato ed espellendo nel punto esattamente corrispondente dell’aria pulita; i ventilatori centrifughi, invece, catturano l’aria nel punto che corrisponde all’asse di rotazione, ma la spostano di 90 gradi in senso radiale.

Quest’ultima categoria di ventilatori è di dimensioni più grandi rispetto alla prima ed opera anche in situazioni di sforzo, poiché ha una potenza che glielo permette.

I ventilatori industriali hanno bisogno di un voltaggio elettrico più ampio rispetto a quelli ad uso domestico, proprio perché devono adempiere a dei compiti proporzionalmente più grandi.

L’uso di ventilatori industriali aumenta la sicurezza all’interno di un’azienda e le capacità produttive, poiché opera un ricambio d’aria significativo.