Come fare ricorso all’Inail: cosa c’è da sapere

Come fare ricorso all’Inail: cosa c’è da sapere

Quando un lavoratore è coinvolto in un infortunio sul luogo di lavoro, è necessario fare ricorso all’INAIL (https://www.verifichelavoro.it/guida-ai-ricorsi-del-lavoro/), ente pubblico preposto alla gestione di sinistri e malattie professionali in ambito lavorativo. Benché non esista una definizione precisa, in ambito legislativo, di questi eventi, il Testo Unico in materia di assicurazione obbligatoria, istituito nel 1965 e modificato nel 2000, circoscrive gli infortuni come eventi nefasti che rendono il lavoratore inabile, totalmente o parzialmente, a proseguire l’attività, a causa della sua ridotta integrità psico-fisica. L’Istituto Nazionale chiarisce, nel proprio portale, gli elementi indispensabili per fare ricorso all’INAIL e far scattare il meccanismo della copertura assicurativa. Il primo fattore riguarda l’occasione di lavoro, collegato alla causa-effetto determinata dall’attività lavorativa e la circostanza dell’infortunio. L’altro elemento è rappresentato dalla causa violenta, un evento esterno che si ripercuote direttamente sulla salute del lavoratore e può concretizzarsi nella presenza di un clima sfavorevole, di sostanze tossiche o sforzi bruschi e/o eccessivi.

Le fasi del ricorso all’INAIL a seguito di un infortunio

A seguito del verificarsi dell’episodio traumatico a carico del lavoratore, la presentazione all’INAIL della pratica di infortunio deve essere quanto più possibile tempestiva. Chiaramente, la prima azione da intraprendere, nei riguardi del lavoratore coinvolto, è quella di prestare il soccorso necessario, attraverso le misure ritenute più idonee. Il Testo Unico stabilisce, all’art. 52, che il lavoratore interessato deve comunicare al proprio datore di lavoro il verificarsi dell’infortunio, anche lieve. Questa fase è integrata anche dal D.lgs. 81/2008 in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e che prevede la comunicazione dell’episodio all’INAIL da parte del datore di lavoro, entro due giorni dall’accaduto. Tale obbligo sussiste indipendentemente dal fatto che sussistano o meno gli estremi per un indennizzo da parte dell’INAIL. La norma, in questo, è chiara, perché indica un dovere imperativo di trasmettere all’Istituto la notifica dell’evento, ancora prima di sapere se questo sarà suscettibile di una copertura assicurativa o meno. Inoltre, la legge stabilisce che la struttura oppure il medico che prestano le cure al lavoratore infortunato, redigano e inoltrino il certificato medico all’INAIL, in modalità telematica e che deve riportare la spunta relativa all’occorrenza sul lavoro.

Come presentare ricorso all’INAIL per incidente sul lavoro

In funzione della tipologia di infortunio e la relativa prognosi, il datore di lavoro potrà percorrere due strade, che sono:

  • comunicazione di infortunio: tale procedura va seguita quando il lavoratore è coinvolto in evento che ha determinato una prognosi con inabilità al lavoro per un periodo da 1 a 3 giorni. In questa eventualità, la trasmissione eseguita dal datore di lavoro ha finalità unicamente statistiche per il SINP, il Sistema Informativo Nazionale adibito alla Prevenzione sul Lavoro;
  • denuncia di infortunio: il datore di lavoro deve osservare questa procedura ogniqualvolta l’infortunio ha causato una prognosi superiore a 3 giorni, da sommare a quello dell’episodio. La denuncia è indispensabile per rendere operativa, laddove ne ricorressero gli estremi, la copertura assicurativa e affinché l’INAIL provveda alla liquidazione dell’indennizzo.

Per quanto riguarda la modalità di presentazione del ricorso all’INAIL, questo deve essere inoltrato esclusivamente in via telematica, come indicato anche sul portale dell’Istituto. Il datore di lavoro deve compilare il modello 4 bis R.A., disponibile sul website INAIL, e riportare i seguenti dati:

  • gli estremi del certificato medico inviato dal lavoratore a seguito dell’infortunio sul lavoro;
  • generalità del lavoratore;
  • data, ora e luogo dell’evento;
  • la sede anatomica in cui è intervenuta la lesione;
  • le circostanze dettagliate dell’accaduto, con l’indicazione di eventuali mancanze riscontrate dal punto di vista della sicurezza e/o igiene;
  • l’orario di lavoro e gli emolumenti percepiti dal lavoratore coinvolto, nei quindici giorni precedenti rispetto all’incidente.

Il termine entro cui il datore di lavoro deve presentare denuncia all’INAIL è di 48 ore dal verificarsi dell’evento e che diventano 24 qualora la situazione assuma le connotazioni di gravità e abbia determinato la morte o un pericolo di morte per il lavoratore.